DAVIDE GROPPI

Il poeta della luce

Dalla fine degli anni Ottanta, partendo da un piccolissimo laboratorio nel centro storico di Piacenza, Davide Groppi inventa e produce lampade…

…che non sono semplici lampade: sono oggetti d’arredamento curati in ogni dettaglio per fare della luce un elemento in grado di valorizzare gli spazi.

La produzione Davide Groppi è un processo che sin dalla fase progettuale combina intuizione, passione e funzione per dare vita a un’illuminazione poeticamente unica.

Sono veri e propri progetti di luce in cui semplicità, leggerezza, emozione ed invenzione sono le componenti fondamentali.

In ogni aspetto degli oggetti firmati Davide Groppi si percepisce il gusto per il bello e per le cose fatte a regola d’arte.

L’illuminazione diventa protagonista, lasciando la propria scia sia all’interno di ambienti chiusi che in spazi aperti, perpetuando la magia di un elemento arredativo tanto etereo quanto fondamentale per definire l’atmosfera dei luoghi.

Foto: Davide Groppi

Sito web: https://www.davidegroppi.com

Vittoria Ribighini racconta Davide Groppi

Quanto può essere importante una giusta luce in un arredamento?

Non solo importante… direi fondamentale.

Si guarda troppo spesso solo all’aspetto tecnico, si parla di illuminotecnica, di rapporto con superfici e volumi.
Si esagera a volte con una quantità di corpi illuminanti e strisce led che appiattiscono spazi e oggetti nell’illusione che, in questo modo, un ambiente sia ben illuminato.

Questo non è la luce, o perlomeno non è la luce per Davide Groppi.

La luce è fascino, seduzione, racconto…
La luce è un linguaggio, sono le parole che utilizziamo per raccontare le nostre storie“. (Davide Groppi)

Puoi spiegare meglio?

Ho capito cosa fosse progettare con la luce, tanti anni fa, in un piccolo spazio a Milano, in cui Davide Groppi presentava le sue luci.
Era davvero un piccolo spazio, stretto e lungo, assimilabile a un corridoio. Vuoto.

Non c’era niente, non vedevi nessun corpo illuminante se non una lampadina in fondo al percorso, appesa ad un lungo filo, contro una parete bianca, montata molto bassa a circa mezzo metro da terra.

Eppure in quello spazio si respirava una atmosfera incredibile: emozionante, avvolgente, sapeva di bello.

La luce pioveva di lato dall’alto rasente al muro, veniva su dal pavimento nella parete opposta, forse non era nemmeno continua, non ricordo con precisione. Però ipnotizzava e continuavi a guardarti intorno quasi a cercarla. Per capire, per assaporarla….

Una sorta di scenografia?

È la “qualità” della luce la vera protagonista del mondo di Davide Groppi.

È pensiero e ricerca che va molto oltre la tecnica, è pensata per illuminare ma anche per emozionare. Le forme si assottigliano, risultano semplici, scarne, quasi dematerializzate, devono “illuminare” più che farsi vedere….

Ogni lampada è come la mano di un mago: è lei a produrre l’incantesimo, ma ciò che guardiamo affascinati non è la mano, è la magia.” (Davide Groppi)

Ecco, la magia, è di questo che voglio parlare, con delle suggestioni prese dal linguaggio di Davide Groppi.

E sono tante le voci della luce: luce diretta, indiretta, diffusa.

“Luce che arriva da lontano, quasi assoluta”…

Qualche esempio?

NULLA: un piccolo forellino di appena 18 millimetri di diametro nel soffitto, un lavoro estremo di sottrazione che unisce elettronica e ottica in una sorta di sfida: “l’assenza del supporto, l’essenza della luce“.

TETATET: fascino anche nei nomi. Tetatet vuole essere quello che il suo nome significa: “una luce soffusa, profonda, che illumina gli sguardi, che coglie e amplifica le emozioni, che sottolinea momenti speciali… ” Una lampada portatile senza cavo elettrico. L’originale di una serie infinita di copie.

INFINITO e FLASH: un sottile nastro di acciaio inossidabile, teso da parete a parete, che “taglia lo spazio con la sua lama di luce. Un omaggio a Lucio Fontana e ai suoi concetti spaziali, a quella nuova dimensione dell’arte che va al di là del quadro, verso un altrove ignoto e affascinante“.

MASAI e ORIGINE: un segno grafico a parete che illumina e dà profondità alle cose, rivela particolari nascosti, si diffonde leggera….

MOON: non ha eguali la luna. Guardandola, ogni volta, se ne rimane affascinati.
Una superficie di carta giapponese, fatta a mano, riveste completamente un globo luminoso di vetro e rende unico ogni pezzo.
Moon nasce da un sogno, da un desiderio, quello di portare la luna dentro casa“.

SAMPEI: un progetto speciale: l’idea è quella di una canna da pesca e la luce è la sua lenza, che cattura volti, sguardi, persone….Il suo supporto leggero, sinuoso evoca anche il filo d’erba, o le canne di bambù mosse dal vento.

Ecco… Un piccolo assaggio di quello che è la luce per Davide Groppi.

E ancora tanto altro in: davidegroppi.com alla voce progetti.

Tutte le Sue realizzazioni per sognare, da gustare…

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